Chi si aspettava una vigorosa ripresa del mercato immobiliare nazionale trova una conferma nei dati appena resi noti dalla consueta rilevazione dell’Agenzia delle Entrate sul primo trimestre dell’anno: le compravendite di abitazioni e immobili non residenziali, infatti, sono aumentate rispettivamente del 38,6% e del 51,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E a chi è pronto a obiettare che il primo trimestre 2020 poteva già essere compromesso dal manifestarsi della crisi sanitaria, si può far notare che
comunque nei primi tre mesi del 2021 le unità scambiate risultano superiori anche a quelle del periodo gennaio-marzo 2019: quasi
24 mila in più, +17%.
Compravendite di case e abitazioni
Come anticipato, il primo trimestre 2021 fa registrare una crescita dei volumi di compravendita del settore residenziale. Sono oltre 45mila in più le abitazioni scambiate, +38,6% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, per un totale di 162.258.
Inoltre continua il trend che ha già caratterizzato la chiusura del 2020: la crescita è più evidente soprattutto nei comuni minori, con un +43,3% rispetto al primo trimestre 2020; nei capoluoghi i volumi aumentano invece del 30% circa.
Il miglioramento è generalizzato e interessa tutte le macro aree del paese, con il massimo rialzo nei comuni non capoluogo del Nord Est, dove è pari a +46,8%, e il minimo nella stessa area per i capoluoghi con +27,7%.
Infine, in linea con la tendenza – già ampiamente discussa – di prediligere metrature più ampie per un maggiore comfort domestico, va segnalato che la ripresa vede una crescita più ampia per le abitazioni di maggiori dimensioni, tra 115 e 145 metri quadri (+41,2%) e oltre 145 metri quadri (+48,5%).
Il settore non residenziale
Per quanto riguarda il comparto terziario-commerciale il primo trimestre 2021 segna un’espansione del +51,3%, che compensa anche il calo del 16,5% subito nei primi tre mesi del 2020.
Più nel dettaglio, uffici e studi privati crescono del 50,7%, mentre i negozi e laboratori del 34,4%, con una distribuzione territoriale abbastanza omogenea.
Crescono anche le compravendite di depositi commerciali e autorimesse (+61,6%), capannoni e industrie (+43,6%) e il settore produttivo agricolo (+53,2%).
La crescita nelle maggiori città italiane
La crescita del mercato immobiliare è più sostenuta nei piccoli centri, ma anche le principali città evidenziano una variazione molto positiva nel suo complesso, con circa 5mila abitazioni acquistate in più rispetto al primo trimestre del 2020 (+24,4%).
A Genova si registra il valore massimo di crescita, +36,7%; per Roma, Torino e Napoli il tasso si aggira intorno al +30%. Anche a Milano, Bologna e Firenze aumenti a due cifre: +14,4%, +14,9% e +17,3% rispettivamente.
Bene anche gli scambi dei depositi pertinenziali (cantine e soffitte), con volumi di compravendita quasi raddoppiati rispetto allo stesso trimestre del 2020, e di box e posti auto, con una tendenza positiva (+41,9%) che si accentua rispetto a quanto già registrato nel trimestre precedente (era +10,6%).
fonte: immobiliare.it